Switching off the editing room… for the moment

Vancouver, BC, Canada – 25 marzo 2012

Dopo 7 settimane eccoci a spegnere per qualche giorno la sala di montaggio. Claudio ha riscritto con me il film, ancora una volta. Esattamente quattro anni fa le prime righe su di un’agendina, quando ho vissuto gli eventi che mi hanno portato qui. Poi, il trattamento, la sceneggiatura, il decoupage, gli attori a vivere di fronte a una camera assieme a quella miriade di omini che stava dietro, a quella cinepresa. Ora il montaggio. Si riscrive, cercando di sentire ciò che ribolle in pancia.

Qualche giorno di pausa, e poi si va avanti…

nicc

ps.: thanks Claudio “Suppersache” che mi hai sopportato e supportato fino a qui!

L'esperanto ci fa un baffo

A me e al signor Masanari Mukouyama, costruttore di strumenti tradizionali giapponesi (soprattutto a corde – Shamisen, Biwa e Koto – ma anche di flauti diritti Shakuhachi) l’esperanto ci fa un baffo.

L’ho scovato dietro la porta scorrevole del suo bugigattolo-negozio-laboratorio, naturalmente con pavimento sopraelevato in tatami, e abbiamo passato metà pomeriggio di domenica a `conversare’ non si sa in quale lingua.

Mariuccia (1910-2012)

Non ho nemmeno trent’anni, ma in fondo a me c’è un animo nostalgico. Mi piace il nuovo e il passato. Un giorno vorrei vivere in una vecchia cascina in sasso e legno dalle piccole stanze e l’odore del camino che ne impregna i muri; il giorno dopo sogno una casa moderna, con grandi vetrate, ampie stanze e cemento armato in un disegno all’avanguardia. Quando per le vie del centro scorgo un anziano acquistare cioccolatini in pasticceria vorrei abbracciarlo, sapere a chi sono destinati; arrivato a casa cerco in internet le conferenze del TED per cercare di capire dove va il nostro mondo, che dicono i pensatori del futuro. Mi sparo volentieri 3 film in bianco e nero, muti, e mi commuovo per Buster Keaton; quando sono ai festival salto sulla poltroncina alle proiezioni di film assurdi dove linee del tempo e dello spazio vengono rimaneggiate a piacimento.

E poi ci sei stata tu Mariuccia, 102 anni vissuti vicino a casa, dei quali ne ho potuti seguire una trentina dal vivo e gli altri ho cercato di recuperarli nelle teche. Ti sei spenta oggi. Hai saputo incollare alla tv il sottoscritto con accanto i miei fratelli, il mio babbo (che accendeva il televisore solo per te, Quirino Rossi e Don Camillo), e tutto il parentado. E hai saputo essere innovativa. Lo eri come maestra per le elementari “fuori dagli schemi” negli anni ’50 (e chissà quante te ne hanno dette a quei tempi), lo hai fatto a 100 anni tenendo un blog. Eri nostalgica e moderna, incarnavi tutto questo. Grazie, mi hai insegnato che le due cose possono andare assieme e di getto, da una moderna Vancouver, nel cuore della notte, ti scrivo questo piccolo epitaffio.

Riposa in pace, ma tormenta con la tua pungente simpatia chi ti sta accanto.

Nicc

Ultimo ciak… o quasi.

Mi hanno fregato, non sono state 5 settimane di riprese. Erano 5 giorni, o così mi son apparse. Il tempo è volato. E l’ultimo ciak è stato battuto. Non so ancora elaborare ciò che ho vissuto. Intenso, provante, divertente… quante parole. Se le metti tutte una vicina all’altra appari subito kitsch e retorico. Allora per una volta lascio la penna al buon Ale, che in questa avventura mi accompagna da lungo tempo e ora scrive da dietro le quinte, per noi, per la stampa, per chi vuol leggere nero su bianco l’esperienza cinematografica… Mi riprometto di scrivere i miei pensieri presto, ora mi rigiro nel letto, ripenso alla splendida crew e torno alla – bella – malinconia. Mi son svegliato questa mattina con la voglia di abbracciare tutti coloro che hanno lavorato sul set. Ma son già partiti. Una bella famiglia.

nicc

ah, dimenticavo, non è veramente l’ultimo ciak, fra poche settimane ci si sposta in montagna per ultimare le riprese!

Tutti a casa. O quasi. Per cinque settimane ha immortalato vie, palazzi, strade, impianti e paesaggi. Ha “rubato” istanti a Lugano per poi raccontarli, a suo modo, tra qualche mese. Le riprese di Tutti giù, opera prima del regista ticinese Niccolò Castelli, co-prodotto da Imagofilm e RSI, con il supporto dell’ Ufficio federale della cultura, il Fond production télévisuelle, il FilmPlus della Svizzera italiana, la george foundation e la Città di Lugano, sono finite. L’ultimo ciak è stato battuto e dopo oltre 100 scene girate da una parte e dall’altra, con campi e controcampi, primi e primissimi piani, ora tutto passerà nelle mani del montatore per l’assemblaggio finale.

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Si va in scena

Il sole sorge in questo istante dietro al Bré. Un buon presupposto, perché sarà lui a scrivere i primi fotogrammi. Io sono al computer, riguardo alcune note che mi ero scritto oramai quasi quattro anni fa sul perché volevo raccontarla, questa storia. Oggi si va in scena. Mi pare volato, il tempo. Febbraio 2008, un’idea: potremmo farci un film! È una storia. Tutto mi pareva così lontano e irreale, fra i mille sogni, la chiacchierate deliranti, da qualche parte ci credevo che questa un giorno avrebbe preso vita, ma è sempre futuro. Ora è presente. Oggi si va in scena. Davanti a quella grande macchina da presa prenderà vita. Grazie. E buon viaggio a chi mi accompagna.

Direttissima 14 anni dopo

Ieri, il 10 settembre del 2011, in compagnia dell’amico Marco ho risalito per la prima volta lo Spigolone dei Denti Della Vecchia dopo 14 anni. Non ricordavo la data di quell’ascesa. Non ero sicuro fosse il 1997, forse il 1996. La via di quella volta, per arrivare in cima al grande Spigolone, fu “Il gran diedro”. Ieri abbiamo optato per la “Direttissima”. E poi, una volta in vetta, ho ritrovato il libretto sul quale, il 25 giugno del 1997, vi scrivemmo del nostro passaggio. Io e lui, Delio. L’ultima arrampicata con il massiccio Delio, colui che mi ha introdotto a questa disciplina fischiettando nei momenti di paura, rassicurandomi quando dovevo lasciarmi andare nel vuoto in corda doppia, sorridendomi quando stremato tornavo con i piedi sulla “terra ferma”. Quel Delio che poco dopo scomparve sul Cervino e che oggi mi piace ricordare e ringraziare.

Passo a Final Cut Pro X?

Alcuni amici mi chiedono se è il caso di passare alla nuova versione di Final Cut rilasciata negli scorsi giorni da Apple: Final Cut Pro X. Una domanda difficile alla quale rispondere, perché non ho ancora avuto fra le mani Final Cut Pro X. Sicuro è che per il momento NON SI POSSONO APRIRE PROGETTI DI FINAL CUT PRO 7 (la versione precedente) CON LA NUOVA VERSIONE, per cui se avete progetti e/o montaggi in corso non installate la nuova versione!

Sarà che siamo della paranoiko, ma il mio consiglio è di aspettare. Andate avanti con la vostra bella versione 7 e aspettiamo la fine dell’estate. Apple ha già annunciato alcuni aggiornamenti. Questa prima release sembra tanto un passo indietro, un mix fra i programmi per consumer (iMovie) e quelli per professionisti. Naaaaa…. non installatelo, ne sono convinto! Aspettate ancora un po’. E intanto leggetevi magari questo articolo.

Promesso, appena ne saprò di più aggiornerò questo post! Promesso! E adesso smettetela di fare quella faccia, nessuno vi porta via Final Cut 7!! E se voi avete dei feedback in questo senso lasciate un commento! Grazie.

Ho una vecchia versione di Final Cut!!

Una buona amica che qui rimarrà anonima mi lascia un messaggio in segreteria: il suo collega di Lugano sta montando un filmato con la versione 7 di Final Cut, lei ha la versione 6. Riceve via email il progetto di Final Cut e… ovviamente questo non si apre. Che fare? “Chiamo subito il lungo Niccolò chiedendogli se mi può installare la nuova versione del programma!”. Peccato che il lungo Niccolò sia svaccato al sole sulle rive del Ceresio a 3 ore di treno dalla cheta Zurigo. “ommioddio, sono persa, ore e ore di lavoro di montaggio e io non posso fare nulla!!”.

Ebbene no! Una soluzione c’è! E mo’ te la spiego…

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Differenza fra Canon 5D e 7D?

In molti mi hanno chiesto quale sia effettivamente la differenza (per quanto riguarda il video) fra le due Canon reflex digitali che permettono di fare dei video HD 1080. Alcune differenze minime le tralascio perché trascurabili. Ecco alcune caratteristiche di base che dovreste tener presenti prima di un’acquisto o noleggio. La mia non vuol essere un’invito a prenderne una rispetto all’altra, ma a conoscerne le differenze appunto. Anche perché poi una camera avete, oppure siete figli di papà e le prendete tutte e due!

differenza 1: il sensore della 5D è più grande.

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