Afghanistan, 17 novembre 2013. Sono tornato da Kabul da poche ore. Leggo dell’ennesimo attentato suicida di qualche ora fa. Immagino il boato di quell’esplosione: a qualche chilometro di distanza somiglia al tuono di un temporale in avvicinamento. Il grigio di un cupo temporale che ogni sera l’Afghanistan vive da più di trent’anni. Eppure, ogni mattina pare splendere un nuovo sole.