Zurigo vs. Cairo

Zurigo, Svizzera

Tre giorni fa contrattavo il prezzo per il taxi che mi avrebbe portato per le intricate e caotiche vide del centro del Cairo con un autista che di inglese sapeva solo “ok”. In macchina, sul cruscotto, era stesa una moquette rosa e sopra appoggiati con un ordine tutto loro alcuni amuleti, un neon a forma di cuore iper-kitch e il corano. Per arrivare a destinazione, nel brulicante e chiassoso downtown della capitale egiziana, gli ho dovuto mostrare la cartina e fare segno, perchè stava sbagliando strada…

Oggi sono uscito dall’appartamento zurighese del mio amico Ponz, che mi ha ospitato per la notte, ho fatto quattro passi nel verde cittadino ascoltando gli la pioggerella fine sulle foglie e poi, sempre nel bel mezzo del boschetto pultio, ho perso un’ascensore che mi ha portato sotto terra, dove passa il tram. Una moderna stazione sotterranea, essenziale: quattro insegne molto chiare grazie alle quali è impossibile perdersi, una panchina squadrata, il distributore automatico di biglietti, la piantina della città con la rete dei mezzi pubblici di trasporto e una musica leggera di sottofondo, a rompere il silenzio dei presenti.

Mi piace qui così come mi piace al Cairo. Oggi forse però un po’ ho malinconia di quel tassista, di quel sorriso sdentato, di quel suo indicarci, ad un certo punto del tragitto, un distributore di benzina, chiedendoci se volevamo pagargli il pieno…

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