Anthony Hopkins: il suo mondo "paranoico" al cinema

Due giorni fa sul palco del FEVI, qui al Festival del Film di Locarno, è salito un novello regista a presentare la sua opera prima. Aveva già diretto due film per la televisione ma questo è il primo film con il quale sbarca nelle sale di (speriamo) tutto il mondo. Classe 1937 – il 31 dicembre compirà 70anni… – il regista in questione si chiama Anthony Hopkins

Ebbene sì, Hopkins è in concorso a Locarno con il suo film Slipstream, un film che esplora la mente e l’inconscio di un creativo alle prese con i suoi fantasmi. Uno scrittore di sceneggiature (interpretato dallo stesso Hopkins) che non riesce più a distinguere realtà da finzione, che mescola persone reali a personaggi fittizzi, che attinge dalla realtà per la finzione e vive la finzione come se fosse realtà. Insomma, un film paranoico che parla di paranoia. E che cerca in modo coraggioso a dir poco di raccontare il mondo senza confini che si nasconde nella crapa di creativi e non.

Il fatto che però più mi ha sconvolto è che Anthony Hopkins ha realizzato questo film con uno spirito che manco un 20enne con tante idee e voglia di cambiare il cinema si ritrova. Cavolacci, montaggio super paranoia (assolutamente giustificato dalla storia), sovrapposizione di piani, idee, concetti, per un film che è difficile da seguire, ma che a uno come me fa venir voglia di saltare sulla poltrona del cinema a dire “ancora!!!”. Non tutto fila via liscio in questo film, ma cavoli questo settantenne c’ha la forza di un quindicenne che vuole conquistare l’universo in sella a un razzo terra-spazio-terra!

Anthony Hopkins a Locarno

foto by Marco Abram / Fotofestival Locarno (clicca sulla foto per dimensioni reali)

1 commento su “Anthony Hopkins: il suo mondo "paranoico" al cinema

Lascia un commento

Questo sito è protetto da reCAPTCHA, ed è soggetto alla Privacy Policy e ai Termini di utilizzo di Google.