C’era il confine. Uzunköprü si chiama l’ultimo avamposto turco. L’altro, in Grecia, non sono riuscito a decifrarlo. Di notte. Il fiato del capostazione che sapeva di taverna. Poi solo neve, come una tormenta lungo i fianchi del treno.
“Tu odi l’America, non è vero?” disse.
“Odiarla sarebbe stupido almeno quanto amarla”, dissi. “Non riesco a provare nessuna emozione: il terreno di per sé non mi interessa. Sono certo che si tratta di una grande lacuna nella mia personalità, ma non riesco a pensare in termini di confini. Per me quelle linee immaginarie non sono più reali degli elfi e dei folletti. Non posso credere che indichino veramente l’inizio o la fine di qualche cosa di importante per un essere umano. Le virtù e i vizi, il piacere e il dolore attraversano le frontiere a loro piacimento.”
Vonnegut, Kurt, Jr. Mother Night. New York: Dell Publishing Co., 1961
ed. italiana: Madre Notte, Milano, Feltrinelli Editore, 2007
Il fascino di viaggiare via terra.
Grazie, da uno che agli elfi e folletti ci crede. Non di certo ai confini.
Al mio elfo, buon viaggio!